Noodler's Ottoman Rose
- Giulio Fabricatore
- Inchiostri
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Codice: 19028
Noodler’s “il più piccolo produttore di inchiostri al mondo con la più grande scelta di colori...” Nathan Tardif - fondatore della Noodler’s
Le caratteristiche dichiarate:
Noodler’s OTTOMAN ROSE N. 19028 Boccetta da 90 ml [€ 12]
Bulletproof (resistente agli UV, a candeggina e sbiancanti): NO
Eternal (da archiviazione, resistente allo sbiadimento): NO
Resistente alla contraffazione (all’azione del laser, ad alccol, solventi, ideale per documenti di sicurezza): NO
Water-resistant (in tutto): NO
Fluorescente (emette luce se illuminato in UV): NO
Lubrificato (per meccanismi di caricamento a pistone): NO
Resistente al congelamento (a temperature estremamente basse): NO
COLORE
Quello che, già sfogliando il catalogo, si nota subito negli inchiostri Noodler’s è l’estrema originalità dei nomi: in una breve inervista (visualizzabile su YouTube) il fondatore Nathan Tardif vi dedica qualche accenno ma nella maggior parte dei casi il nome resta inesplicabile. Non è il caso, però, di questo Ottoman rose: il suo nome, come per l’Ottoman Azure, fa esplicito riferimento ad uno dei colori dominanti delle maioliche che impreziosiscono l’interno di diverse moschee di Istànbul. Come è ovvio, risulta del tutto insensata la pretesa di una verifica (magari con un sofisticato termocolorimetro...) della reale rispondenza cromatica del colore di questo inchiostro con “l’originale”. A noi, utilizzatori eventuali dell’Ottoman rose basta sapere che si tratta di un colore rosa intensissimo, che nelle nuances più lievi confina con un fucsia. Ove la saturazione è più piena prende invece il sopravvento una nobile predominanza del rosso, come sinteticamente evidenziato dalla “formula” RGB: (149, 42, 82). A “stenderlo” con un pennello o un tampone si riesce a godere di una gamma seppur limitata di sfumature, dal rosa intenso ad un rossastro scuro e pieno. La linea tracciata da una penna, invece, anche nei tratti più sottili mantiene un colore decisamente “solido” e costante. Per un colore così particolare e caratterizzato appare del tutto inevitabile qualche esclusione pregiudiziale in vista di una utilizzazione negli ambienti di lavoro più formali (ufficio, scuola, università, ...). Nei casi, invece, in cui si possa fare a meno di limitazioni e condizionamenti, questo colore non potrà che dare un contributo positivo al completamento della propria felicità cromatica ...con un minimo di coraggio!
SATURAZIONE
Alla prima delle tre canoniche passate successive sembra manifestarsi una relativa debolezza del rosso, col risultato di avere una intonazione rosa che sconfina in un non grdevolissimo fucsia; già dalla seconda passata, tuttavia, si riesce ad ottenere la saturazione piena, con il rosso che finalmente esprime tutta la sua intensità. Estremamente indicativo il confronto fra un tratto sottile e uno spesso tracciati con una stessa penna: presentano la stessa identica densità cromatica; il che, se da una parte garantisce una costanza di intonazione, dall’altra lascia immaginare la quasi assoluta mancanza di sfumature nei vari tratti, come la prova di scrittura puntualmente conferma.
RESISTENZA
Il water test ha evidenziato una mediocre tenuta all’acqua: lo scritto si è decisamente sbiadito, confuso in una alonatura rosa, pur mantenendo una certa leggibilità. Del tutto insperata la resistenza all’aggressione della comune candeggina, che ha completamente scolorito la quadrettatura del foglio ma ha lasciato una adeguata leggibilità del testo! L’uso per i documenti più importanti appare problematico se non francamente sconsigliabile... valutazione complessiva
VALUTAZIONE COMPLESSIVA
Un inchiostro dal colore certamente intrigante ma che, col suo tono deciso e caratterizzato, non potrà pretendere di trovare accoglienza in tutti gli ambienti, in tutte le occasioni, presso tutti i gusti. Una volta che si siano date per scontate (e debitamente accantonate...) queste limitazioni, credo si tratti di una tessera cromatica che non potrà assolutamente mancare a chi, con fantasia e creatività, coltiva e cura il proprio piccolo giardino dei colori, per esercitare la proria gioiosa libertà d’espressione. Certamente gradito l’aiuto di un prezzo davvero piccolo piccolo: appena 13 centesimi/ml!
Il testo tracciato con una penna da intinzione con pennino calligrafico D. Leonardt, evidenzia la totale assenza di feathering; una prestazione confermata dai ghirigori della piccola prova in alto a destra.
Totale la mancanza di shading.
Le varie passate successive producono un aumento solo marginale della saturazione. Tonalità e densità dipenderanno molto poco dal pennino che si usa: anche un <F> o un <EF> lasceranno una bella traccia piena; lo scotto da pagare è la quasi assoluta mancanza di shading.
La prova di tenuta all’acqua (a sinistra) ha evidenziato una prestazione appena discreta: i cinque minuti standard di permanenza delle gocce d’acqua hanno completamente “indebolito” il testo e prodotto vistose sbavature colorate anche se viene preservata una certa leggibilità.
L’immagine di destra evidenzia la tenuta, insperabilmente positiva, alla comune candeggina, che ha fatto sparire completamente la quadrettatura del foglio ma ha lasciato quasi intatta la leggibilità del testo.
IDENTIFICAZIONE CROMATICA
L’immagine della macchia di inchiostro è stata acquisita insieme a quella della mira di colore Color Checker X-Rite mediante lo scanner EPSON V850 PRO.
La presenza della scala di grigi ha consentito la calibrazione cromatica complessiva (bilanciamento del bianco) in Camera Raw. La sonda di PhotoShop ha potuto così fornire una “identificazione” attendibile per il colore in questione.
INCHIOSTRO: Noodler’s Zhivago
Composizione RGB: R = 149, G = 42, B = 82
NB: la composizione RGB prevede, per ognuno dei tre colori (Red, Green, Blue), 256 livelli, da 0 (nero) a 255 (saturazione max): (0,0,0) corrisponde al nero assoluto, (255,255,255) corrisponde al bianco.
ATTENZIONE: l’inclusione di mire di colore (RGB + CMYK) e scala di grigi garantisce una corretta riproduzione cromatica sui diversi monitor (meglio se calibrati...)
[marzo 2019]
[recensione pubblicata sul sito www.ilpennofilo.it]
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