Diamine Denim
- Giulio Fabricatore
- Inchiostri
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Già nel XV secolo Nîmes era in concorrenza con Chieri, in Piemonte, per la produzione di un tipo di fustagno molto robusto di colore blu, allora tinto con il guado (Isathis tinctoria). Quando il cotone divenne un materiale economico, disponibile in grandi quantità, questo tipo di tessuto divenne materiale d’eccellenza per abiti da lavoro. Nella lingua inglese la produzione di Nîmes prese il nome denim (che è la trascrizione fonetica dell’espressione “de Nîmes”, ovvero “di Nîmes”), mentre nella lingua francese prese il nome blue-jeans, dal termine bleu de Gênes, ovvero blu di Genova, perché tale mercanzia era esportata soprattutto attraverso il porto di Genova. Il binomio ormai inscindibile tra colore blue indaco (un blu “non regolare”) e il tessuto denim è diventato un marchio caratteristico ed esclusivo del tipo di tessuto. Collocato tra l’azzurro e il viola nello spettro luminoso, il colore indaco è anche simbolo di spiritualità e risveglio interiore. Una volta chiariti i riferimenti, possiamo apprezzare il colore di questo inchiostro dalla solita prova di scrittura: un blu-viola intenso e deciso, privo di qualunque incertezza: è vero che rischia di confondersi con i tantissimi blu-neri disponibili ma una sorgente luminosa abbastanza intensa sarà in grado di evidenziare nel giusto grado le particolari “tendenze” non immediatamente percepite. Non si possono certamente negare le somiglianze con altri inchiostri della stessa “famiglia” cromatica e altrettanto fascinosi: penso, ad esempio, al prezioso Herbin Bleu des profondeurs (di temperamento molto simile), all’elegante Diamine Blue black, o all’intrigante Lamy Blue black, tanto per citarne alcuni. Ma le differenze ci sono, tutte da scoprire, e serviranno a valorizzare le peculiarità del Denim...
SATURAZIONE
La densità varia in misura apprezzabile con le varie passate: si passa da un azzurro scuro ad un blu-nero-viola profondo e misterioso: con una penna dotata di pennino ampio e alimentatore generoso la traccia sarà piena, scura fino a rasentare l’indistinto del nero. Il ventaglio delle sfumature rimane comunque alquanto limitato.
RESISTENZA
Questo inchiostro palesa in maniera evidente la sua notevole vulnerabilità all’attacco dell’acqua: lasciare uno scritto per alcuni minuti sotto l‘azione della semplice acqua produce una scomparsa quasi completa del testo, relegato ad una leggibilità solo marginale e non sempre facile se è stato tracciato con il poco inciostro di un pennino <F> o <EF> : se si ha l’esigenza di lasciare una traccia permanente, “da archivio”, sarà meglio fare ricorso a prodotti specificamente indicati per le prove più impegnative.
VALUTAZIONE COMPLESSIVA
La categoria cromatica di appartenenza, nella grande “tribù” dei blu o blu-neri, abilita questo inchiostro ad un uso regolare e disinvolto nelle occasioni più diverse: potete usarlo per firmare carte importanti, per stilare note ufficiali o verbali di lavoro o potete godervi in assoluta solitudine le nuances di scuro velluto sulle pagine del vostro diario o della vostra corrispondenza privata (per chi se lo concede ancora...). Tempi di asciugatura piuttosto brevi possono rappresentare un apprezzato vantaggio. Difficile stancarsi del fascino discreto del Diamine e della sua presenza costante; estremamente facile, invece, abituarsi all’innato, distinto understatement che lo caratterizza, fino al punto da non riuscire facilmente a farne a meno...
Il testo, a sinistra, tracciato con una penna da intinzione con pennino calligrafico D. Leonardt, evidenzia la totale assenza di feathering; una prestazione confermata dai ghirigori ingranditi subito sotto.
Si nota anche un livello di shading piuttosto modesto, apprezzabile solo nei tratti più ampi e inchiostrati (immagine qui sopra).
Alle varie passate successive corrisponde solo un aumento relativamente limitato della saturazione; lo shading si conferma estremamente limitato.
La prova di tenuta all’acqua ha fatto registrare un esito non proprio lusinghiero: spandimento di colore sul foglio e una leggibilità solo residuale del testo. Da usare con cautela!
IDENTIFICAZIONE CROMATICA
L’immagine della macchia di inchiostro è stata acquisita insieme a quella della mira di colore Color Checker X-Rite mediante lo scanner EPSON V850 PRO. La presenza della scala di grigi ha consentito la calibrazione cromatica complessiva (bilanciamento del bianco) in Camera Raw. La sonda di PhotoShop ha potuto così fornire una “identificazione” attendibile per il colore in questione.
INCHIOSTRO: Diamine Denim
Composizione RGB: R = 36, G = 40, B = 84
NB: la composizione RGB prevede, per ognuno dei tre colori (Red, Green, Blue), 256 livelli, da 0 (nero) a 255 (saturazione max): (0,0,0) corrisponde al nero assoluto, (255,255,255) corrisponde al bianco.
ATTENZIONE: l’inclusione di mire di colore (RGB + CMYK) e scala di grigi garantisce una corretta riproduzione cromatica sui diversi monitor (meglio se calibrati...)
[aprile 2019]
[recensione pubblicata sul sito www.ilpennofilo.it]