Il foro in questione serviva ad evitare la formazione della condensa dovuta alla variazione di temperatura tra l’esterno del cappuccio e l’interno. Tale condensa comportava la formazione di vere e proprie gocce d’acqua sul pennino ed il fenomeno aumentava soprattutto in estate con le alte temperature e in maggiore intensità sui pennini grandi: più grande era il pennino, maggiore era la quantità di condensa. Le Case costruttrici trovarono il modo di “arieggiare”, almeno in parte, l’interno del cappuccio con un foro che spesso, per motivi estetici, lo si posizionava sotto la clip. Rimaneva, comunque, antiestetico e comportava comunque un piccolo prezzo da pagare: se non usata per più giorni, l’inchiostro tendeva a seccarsi e la penna non scriveva subito. Sulle penne moderne si ricorre, invece, alla tecnica della “ovalizzazione” del cappuccio: il cappuccio viene impercettibilmente ovalizzato in modo tale da produrre un minimo passaggio d’aria tra interno ed esterno che evita il fenomeno della condensa.